Il grammofono
Il grammofono ha origini che ci riportano al XIX secolo, il suo suono è inconfondibile e continua ad essere amato da molte persone. L’affascinante lavoro del giradischi, rimane ancora al centro della scelta musicale.
Ma con il passare nel tempo, ovviamente il grammofono ha subito alcune modifiche. In particolare parliamo di una sorta di digitalizzazione del prodotto, ad oggi il grammofono ha perso in alcuni caso la necessità di un supporto di un disco.
Supporto di un giradischi
I supporti di un grammofono sono solitamente i dischi, i quali possono essere molto piccoli e richiamare le origini, ma anche molto grandi. Inoltre esistono tantissimi tipi di giradischi che si differenziano tra loro per base, come quello a base ottagonale, per impiego di materiali, come ad esempio il legno o l’ottone per il trombone.
Inoltre un altro aspetto che differenzia i vari modelli risiede nella velocità con cui il disco gira, la quale solitamente si aggira intorno ai 78 giri.
La velocità è un aspetto importante per riprodurre in modo più fedele e realistico la traccia musicale.
Attacco AUX e USB
Sul mercato troviamo quindi tanti tipi di grammofoni, quelli vintage e da antiquariato, ma anche quelli che vanno al passo con i tempi. Infatti ormai esistono tantissimi grammofoni modernizzati, i quali non necessitano per forza di un supporto di un disco, ma funzionano anche con attacco AUX e USB.
Questi due attacchi consentono il collegamento con una periferica, che potrebbe ad esempio essere un pc, un computer, un cellulare e via dicendo. Il suono viene così trasferito al grammofono digitale, che si preoccuperà di tradurre il segnale, nell’emissione di suono calibrato nel modo corretto per quello specifico modello.
Come si collega il giradischi?
L’uscita LINE preamplificata è quella classica per quanto concerne alcuni giradischi di uscita recente. La progettazione di questi prodotti e il tipo di fascia è medio-bassa.
Inoltre il costruttore prevede subito un preamplificatore interno al giradischi. In tal modo il prodotto interno crea un output preamplificato, che si può connettere sostanzialmente a qualsiasi tipo di amplificatore che sia AUX o LINE.
Più nel dettaglio per connettere il giradischi, è sufficiente localizzare l’ingresso sull’amplificatore e connettere i cavi RCA.
Di solito accade che questo tipo di collegamento non presenti il cavo di massa. Un giradischi che prevede uscita AUX oppure Line è molto comodo e versatile.
Uscita di tipo Bluetooth
Alcune tipologie di giradischi presentano anche un uscita wireless Bluetooth. Questa è collegata però a un’uscita tradizionale attraverso dei cavi RCA, in genere con Switch PHONO / LINE.
Quindi per usare questa uscita specifica, c’è bisogno necessariamente di un amplificatore con connessione Bluetooth. Anche se potrebbe esserci un’alternativa, che risiede nella possibilità di connettere il giradischi direttamente a un altoparlante wireless.
Giradischi con uscita di tipo ottico
Per quanto concerne questi modelli, lo scopo sarebbe quello di togliere la possibilità di distorsione e dispersione del segnale, generate dai cavi RCA analogici. Questo tipo di uscita è presente davvero in pochi modelli di giradischi.
Uscita digitale USB nel dettaglio
Questo tipo di uscita probabilmente è quello presente maggiormente nei giradischi che possiamo trovare sul mercato.
Con questo tipo di output posso, come abbiamo accennato, collegare il giradischi direttamente a un PC per trasferire i vinili in formato digitale.
Però ci sta da dire, che per far lavorare questo tipo di giradischi con questo ingresso è necessario sfruttare un programma specifico di solito fornito insieme al giradischi. Un modello tra i più venduti sul mercato che sfrutta i vinili in digitale, e questo tipo di uscita, fa parte del famoso marchio Sony.
Marchio Sony, cosa sapere
Molti modelli della Sony presentano diverse uscite come ad esempio quella LINE/PHONO e collegamento giradischi con trasmettitore bluetooth, molto comoda.
Quando comunque sia non abbiamo la predisposizione strutturale per il bluetooth, è possibile comunque sia avere un alternativa. Praticamente qualsiasi giradischi può essere collegato in modalità wireless, cioè senza fili, a un qualsiasi tipo di impianto, questo grazie l’acquisto di elementi specifici.
Si parla nel particolare di trasmettitori Bluetooth di buona qualità, in grado di trasmettere il segnale senza fili dal giradischi all’amplificatore.
La procedura inoltre è molto intuitiva e facile, bisogna praticamente collegare il trasmettitore Bluetooth all’uscita LINE di un giradischi con preamplificatore interno. E poi l’invio del segnale all’amplificatore va incluso.
Collegamento con Amplificatore Bluetooth
Se l’amplificatore che riceve il segnale è recente e già dotato in origine di ricevitore Bluetooth, basta solo praticare il“pairing”, ovvero l’associazione tra il trasmettitore Bluetooth, e il ricevitore presente all’interno dell’amplificatore. Per svolgere correttamente questo “accoppiamento” è possibile semplicemente seguire delle istruzioni, dei passaggi facili.
Conclusione
Sul mercato sono presenti tantissimi modelli di grammofoni, dalla struttura e dagli ingressi differenti. Se è meglio scegliere un grammofono che sia digitale, e che sfrutti sia la connessione bluetooth che wireless, o preveda cavi AUX, è una scelta meramente soggettiva. Però ci sta da dire che una cosa è usare un vinile vero e proprio, ed uno digitale. Il suono infatti non potrà mai essere quello di quest’ultimo, paragonabile ai vinili veri e propri. Il procedimento di trasmissione infatti è diverso, questo però non toglie che possiamo godere di un bel suono e di diversi vantaggi. Infatti prodotti di questo tipo presentano una bella versatilità, che li rende adatti a tante situazioni e a diversi tipi di trasmissione che rispecchia una sorta di principio di comodità.
Per quanto concerne i prezzi dei vari giradischi presenti sul mercato, questi sono abbastanza variabili, e bisogna fare diversi tipi di valutazioni.