Cos’ è il grammofono: definizione e storia
Il grammofono, a completa differenza del fonografo il quale si tratta di uno strumento che funzionava a dischi, venne inventato in tempi m molto remoti, più precisamente nell’anno 1887 dal tedesco Emilie Berliner. Questo strumento ebbe la sua prima apparizione intorno al 1889 in Germania, ma i dischi in sé vennero realizzati in massa successivamente, solo nel 1898 e avevano all’inizio una modalità d’uso molto simile per quel che riguarda il metodo al fonografo.
Oltretutto nel grammofono la lettura avviene tramite la presenza di un meccanismo rotatorio del piatto del disco grazie al funzionamento di un piccolo motore elettrico, il quale deve girare sempre ad una velocità angolare costante, che può essere considerato uguale al valore di registrazione del disco. Quando facciamo riferimento invece ai sistemi professionali, la velocità viene sempre controllata in modo assiduo e costante con degli appositi segni neri che vengono stampati sul piatto rotante, consentendo alla luce di potersi riflettere proprio dove un circuito farà si che queste linee vengano a loro modo riflesse e andrà ad occuparsi, nel caso in cui il numero risulti sbagliato, di accelerare o decelerare il disco.
Su questo disco il segnale è la maggior parte delle volte a bassa frequenza. Il segnale viene di conseguenza percepito dalla presenza di una piccola puntina che scorre all’interno del solco. In un disco mono invece la puntina culmina con il subire alcune piccole variazioni solo tramite un movimento orizzontale, e siccome la puntina viene sempre immessa in un campo magnetico, queste piccole variazioni orizzontali contribuiscono alla generazione di un segnale elettrico necessario per essere in secondo luogo e amplificato in modo tale da poterlo ascoltare liberamente.
Grammofono: tutte le caratteristiche
Ora andremo a vedere tutte le caratteristiche principali di questo dispositivo concentrandoci su quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi che lo contraddistinguono.
Per quanto concerne la durata, un disco in vinile a 33 giri può riuscire a memorizzare un numero fino a 64 giri. Per definizione questi dischi vengono solitamente chiamati Long Playing, noti anche con l’acronimo LP.
- La qualità registrata tutto sommato bisogna dire che è abbastanza buona, per questo motivo infatti la sua banda passante parte da un numero di 50 Hz e può arrivare a toccare addirittura fino a circa 15 kHz.
- Tuttavia bisogna comunque considerare che un disco stereo con questo tipo di registrazione purtroppo sfavorisce la qualità del suono perché può presentare quella che viene definita una diafonia, ossia una sorta di piccola ma fastidiosa interferenza che si genera tra un canale e l’altro. L’abbiamo definita fastidiosa per il semplice motivo che se vi è una netta disparità di volume tra i due canali, essa si rimarca sulla frequenza e per l’appunto la nitidezza del suono.
I dischi da 45 giri invece non possono essere definiti LP, in quanto riescono a riprodurre brani per una breve durata che solitamente si aggira intorno ai 5 minuti, cosa che tra l’altro coincide con la durata di un disco di dimensioni medie che solitamente ruota a 78 giri.
Il vinile deve essere sempre posto tra due matrici metalliche che poi andranno a chiudersi con un meccanismo a pressione. Teniamo bene a mente il fatto che, quando si parla di pressioni, si fa riferimento ad un meccanismo che avviene alle centinaia di atmosfere. Tramite l’innescarsi di questo sistema si possono produrre oltre 10’000 prototipi al giorno. Così facendo modo l’artista, per riuscire a creare delle copie, ha bisogno di registrare un solo disco, il quale deve sempre essere scritto tramite un apposito sistema molto simile a quello che viene utilizzato per creare il primo vinile, ma molto più complesso grazie all’aiuto della tecnologia. ovviamente dell’elettronica.
Da quest’ultimo si ricavano poi le placche in metallo che fungeranno da stampo per la produzione in serie. Un’altra tipologia di registrazione prevede una differenza nella prima fase. La differenza sta nella prima registrazione che invece di essere fatta su un disco in cera la si esegue su di un nastro magnetico. Questo sistema permette di modificare il brano registrato, cosa che il disco in cera non permetteva. Una volta elaborato il nastro si procede alla creazione del disco master mediante l’incisione di un disco acetato. Tale disco viene creato grazie all’impiego di un bulino riscaldato e fatto convergere spiralmente verso il centro del disco stesso. Dopo la creazione di quest’ultimo si procede alla creazione delle placche metalliche che serviranno per la produzione in serie.
Vantaggi e svantaggi del grammofono
Se attualmente si vuole comprare un dispositivo per ascoltare la musica nella propria abitazione, la scelta del grammofono può non rivelarsi la soluzione migliore, in quanto a tale scopo presenta alcuni difetti:
- Qualità del suono non eccellente;
- Prodotto abbastanza ingombrante;
- Necessità di una periodica manutenzione.
Tra i vari pregi infatti troviamo:
- Ottima soluzione di design, in grado di offrire un tocco vintage molto elegante alla propria abitazione, o qualsiasi posto in cui viene posizionato;
- Decorazioni ornamentali degne di nota, realizzate con processi artigianali;
- Materiali utilizzati in fase di produzione di elevata qualità.
- Prezzo abbastanza agevole, in quanto si tratta di una spesa che comunemente implica un costo di circa 100 euro a seconda ovviamente del modello in questione.
